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Sottovento Escursioni

Stintino

Origine del paese

Stintino nasce il 14 Agosto del 1885; l’origine del borgo è dovuta alla decisione dello Stato italiano di istituire sull’Isola dell’Asinara una stazione sanitaria marittima di quarantena e una colonia penale agricola. All’epoca l’isola era abitata da famiglie di pastori sardi e di pescatori, alcuni di origine ligure, che furono deportati forzatamente dall’isola verso la terraferma.

Solo 45 di queste famiglie decisero di fondare un nuovo insediamento conosciuto come ”Isthintini’‘ ( che significa budello o intestino). Queste famiglie , in attesa che vennero realizzate le prime case vennero ospitate presso lo stabilimento già esistente della Tonnara Saline.

La principale fonte economica del nuovo insediamento fu la pesca: per gli stintinesi il mare era il “modus vivendi”, la tonnara e la pesca regolavano la vita di questo piccolo borgo. Nel 1904 venne fondata la Cooperativa Pescatori di Stintino, ad oggi la più antica cooperativa in Italia nel settore della pesca.

Nei primi anni del 900′ Stintino portò ad ospitare alcune delle famiglie più illustri della borghesia sassarese: gli Azzena, i Berlinguer, i Segni, Scotti e Silenti.

 

Negli anni 60’ la famiglia Moratti decise di acquistare alcuni terreni a Stintino per edificarvi alcune ville e alberghi facendo conoscere il suo stupendo territorio in tutto mondo.

Stintino rimase frazione del Comune di Sassari fino al 10 Agosto del 1988, quando ci fu una svolta storica e divenne comune autonomo. Oggi è una rinomata località turistica ambita per la natura incontaminata e per le sue spiagge dalle acque cristalline, in particolare è conosciuto per la Spiaggia della Pelosa, vero paradiso tropicale del Mediterraneo.

La Pelosa è un’oasi di estrema bellezza in vetta a tutte le classifiche secondo i viaggiatori. É un icona mondiale, appare come un dipinto: sabbia finissima, soffice, trasparenze uniche, inimitabili, acque celesti, turchesi e verde smeraldo accompagnati dai profumi della macchia mediterranea.

Questo vero e proprio paradiso della natura ha reso Stintino una della località turistiche più importanti e visitate della Sardegna.

Le Torri Costiere

Le torri costiere furono realizzate a partire dal XVI secolo sotto la dominazione spagnola, in seguito agli insediamenti dei Barbari nelle coste sarde,la loro presenza risulta più fitta nelle zone di maggiore importanza strategica. Le torri vennero costruite per poter comunicare tra loro con quelle più vicine attraverso precisi segnali luminosi , infatti sorgono tutte sui promontori e in posizioni elevate e panoramiche.
Nel territorio comunale sono presenti tre torri:

Torre di Capo Falcone

La Torre di Capo Falcone venne edificata su uno dei punti più alti della Nurra settentrionale, da cui si può dominare il mare e le coste nord occidentali della Sardegna, tenendo sotto controllo tutta la costa. Inoltre dalla torre di Capo Falcone era possibile comunicare con le torri dell’Asinara (Trabuccato, Castellaccio), di Stintino (La Pelosa, Le Saline) e della costa sino a Castelsardo.

La Torre del Falcone compare per la prima volta nella carta dall’ingegnere militare Rocco Cappellino, inviato in Sardegna dall’imperatore Carlo V nel 1552. Da ciò se ne può determinare l’anno di edificazione che con molta probabilità era il 1577. Considerando la posizione strategica, più che una torre gagliarda o una senzilla (così venivano definite le torri da difesa) essa si può considerare una torrezilla, cioè una postazione di avvistamento e segnalazione. La guarnigione era formata da due soldati che avevano a disposizione due fucili e due spingarde.

Torre della Pelosa

La Torre della Pelosa sorge nel territorio del Comune di Stintino di fronte alla spiaggia de ”La Pelosa” e alle spalle del promontorio di Capo Falcone.

Questa torre fungeva da importantissimo punto di avvistamento per il traffico marittimo navale in quanto edificata su un isolotto che collega il “Mare di Fuori” e il “ Mare di dentro”, anch’essa faceva parte di un sistema difensivo militare costituito da una rete di torri situate tra Capo Falcone e l’isola dell’Asinara.

In seguito al suo abbandono, nel XX secolo si assiste ad un progressivo degrado e al crollo di porzioni di muratura. A partire dal 2009 è stata oggetto di 2 interventi parziali di restauro conservativo da parte del Comune di Stintino.

Torre della Finanza

La Torre della Finanza si trova nel comune di Porto Torres, in provincia di Sassari, nella parte settentrionale della Sardegna. È una torre di avvistamento e sorveglianza costruita per monitorare l’area circostante, in particolare per scopi legati alla sicurezza e al controllo delle attività illegali, come il contrabbando e la sorveglianza delle coste.

Questa torre si trova sull’ Isola Piana, una piccola isola situata di fronte alla costa di Stintino.

La Torre della Finanza fa parte di un sistema di torri costiere, molte delle quali furono costruite nei secoli passati, spesso dai governi spagnoli e successivamente da quelli italiani, per difendere le coste da invasioni o per monitorare il traffico navale.

Torre delle Saline

La Torre delle Saline oltre alle funzioni di avvistamento e controllo del territorio dalla quale si possono avvistare le torri di Porto Torres, Capo Falcone e Trabuccato, era organizzata anche per la difesa e custodia delle antiche saline e della tonnara.

La Tonnara Saline

La storia di Stintino a partire dal 1885 venne scandita dall’attività della pesca, e in particolare da quella dei tonni.
Per questo la storia di Stintino e della Tonnara Saline sono indissolubilmente legate tra di loro, la presenza della tonnara nelle vicinanze di Stintino, fu probabilmente una delle ragioni più importanti che spinse la popolazione a costruire il loro paese vicino alle zone dove poter vivere e lavorare.
La storia della Tonnara Saline è una storia antica, la sua fondazione probabilmente risale alla fine del 1500 quando furono installate le prime tonnare in Sardegna ad opera del mercante Pietro Porta, il quale chiese al re Filippo II il permesso di installare questi strumenti di cattura del tonno.

IL MUT – Museo della Tonnara

Il Museo della Tonnara di Stintino racconta e descrive il tradizionale metodo di pesca del tonno, praticato nel Golfo dell’Asinara. Rievoca le vite ,le storie e tradizioni di intere famiglie che hanno pescato e lavorato il tonno con fatica, passione e devozione. L’anima e l’essenza di Stintino è strettamente legata a quella della Tonnara Saline. Il Museo della Tonnara di Stintino custodisce la memoria e preservare la storia di un intera comunità, tramandando a intere generazioni del luogo e ai turisti di passaggio nel nord Sardegna i valori culturali del territorio.

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Punto di Incontro

Marina di Stintino:
Via Cala Sant’Andrea, Snc – 07040 Stintino (SS)

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